Così rigiocheremo la Coppa Intercontinentale

Buone notizie per i nostalgici del calcio e delle competizioni che furono: dopo 20 anni sta infatti per tornare la Coppa Intercontinentale, evento che negli anni aveva attirato l’attenzione di tantissimi appassionati e che, grazie a un nuovo accordo tra FIFA ed ECA, sembra poter scaldare i motori per una nuova edizione che è stata introdotta all’interno di un calendario di appuntamenti calcistici internazionali che non è mai stato così ricco e prestigioso.

Certo, per godere di questo match dal respiro internazionale bisognerà attendere ancora un po’: la prima edizione della nuova Coppa è infatti prevista per il 2025, anno in cui debutterà anche il prossimo Mondiale del Club e che si preannuncia essere un periodo piuttosto caldo per le squadre europee.

Come sarà la nuova Coppa Intercontinentale

Ad annunciare il rilancio della Coppa Intercontinentale dal 2025 sono stati la FIFA e l’ECA, che hanno appena siglato il rinnovo di un’intesa sul calendario internazionale fino al 2030. Con l’occasione, le due istituzioni hanno condiviso alcune informazioni utili sui nuovi appuntamenti, sottolineando che – come accadeva ai vecchi tempi – la Coppa Intercontinentale sarà una partita secca, disputata ogni anno a prescindere dalla presenza e dalla sovrapposizione con il Mondiale per Club che arriverà dal 2025 e che vedrà la partecipazione di 12 club europei.

La partita verrà disputata tra la vincitrice della Champions League e il vincitore dei play off intercontinentali.

Questo è un giorno significativo per il futuro del calcio e per la sua stabilità a lungo termine” – ha commentato il presidente della FIFA, Gianni Infantino, per precisare poi quanto sia importante aver rafforzato l’accordo di collaborazione con l’ECA, che rappresenta i club europei. Con l’approvazione del nuovo calendario internazionale di cui fa parte anche la Coppa Intercontinentale, si consolida un necessario equilibrio tra il calcio dei club e quello delle squadre nazionali.

Non solo competizioni: rivista la compensazione finanziaria

A proposito di accordi, e prima di occuparci ancora della Coppa Intercontinentale, non sfugge come tra le principali righe dell’intesa vi sia anche il cambiamento al meccanismo della compensazione finanziaria che le squadre riceveranno in cambio della possibilità di dare in prestito i propri giocatori alle nazionali, elemento che ha sempre creato ben più di qualche grattacapo nei club.

Ebbene, con le novità siglate tra FIFA e ECA i club che metteranno a disposizione i propri nazionali vedranno il compenso riconosciuto dalla FIFA salire a 329 milioni di euro dal Mondiale 2026 (peraltro, il primo che prevede un allargamento da 32 a 48 squadre), contro i 193 milioni di euro che erano stati ricevuti per le edizioni precedenti.

Dinanzi a questa maggiore generosità, ai club europei è richiesto il rispetto – fino al 2030 – del calendario delle partite internazionali che è stato approvato dall’esecutivo della FIFA, e di cui la Coppa Intercontinentale è parte integrante.

Un po’ di storia: com’era la Coppa Intercontinentale

In attesa che nuovi dettagli emergano dalla nuova competizione che, come le altre novità del calendario calcistico internazionale, troverà ben spazio all’interno dei palinsesti dei bookmaker con bonus senza deposito scommesse, ricordiamo che la Coppa Intercontinentale fu una competizione tenutasi ogni anno dal 1960 al 2004 tra i club campioni in carica in Europa e in Sudamerica.

L’importanza della Coppa Intercontinentale fu ciclicamente promossa dalla FIFA, che respinse gli attacchi di altre organizzazioni che cercavano di rivendicare, con i propri tornei, la simbolica attribuzione del titolo di club più forte del modo. La Federazione guidata da Infantino ha però sempre ritenuto la Coppa Intercontinentale come l’unica in grado di assegnare tale riconoscimento.

Quali sono i club più vincenti

Aspettando le nuove edizioni della Coppa, possiamo ricordare come i club più vincenti della competizione siano Milan, Real Madrid, Penarol, Boca Juniors e Nacional: le cinque squadre hanno infatti vinto per tre volte ciascuna il trofeo.

Se tuttavia volessimo necessariamente creare un podio ideale delle squadre più vincenti, ponendo come seconda discriminante statistica la partecipazione come finalista, allora il Milan sarebbe la squadra più titolata, considerato che alle 3 vittorie andrebbero aggiunti anche i 4 secondi posti. Tra le altre squadre italiane che hanno vinto il trofeo citiamo anche la Juventus (2 volte, con 1 secondo posto) e l’Inter (2 volte).

Rimanendo sempre in ambito statistico, evidenziamo come l’Argentina sia la nazione con più vittorie, ben 9 distribuite su 6 diverse squadre, davanti all’Italia con 7 vittorie in 3 squadre e all’Uruguay e al Brasile, entrambe con 6 vittorie (2 squadre per l’Uruguay, 4 per il Brasile).

Ancora, a partire dal 1980 fu assegnato anche il titolo di miglior giocatore della competizione: gli unici italiani a vincere il riconoscimento furono Alberico Evani (Milan) nel 1989 e Alessandro Del Piero (Juventus) nel 1996.

Purtroppo, nonostante le ambizioni e l’entusiasmo iniziale, la Coppa Intercontinentale visse una storia delle fortune alterne: negli anni ’70 numerosi furono i forfait di alcune squadre che avrebbero avuto il diritto a partecipare (e che lasciarono invece spazio ai vicecampioni), mentre negli anni ’80, in un tentativo di far rinascere il trofeo, la Toyota decise di sponsorizzarlo.

Gradualmente, però, il disinteresse nei confronti della Coppa crebbe e nel 2004 il comitato organizzativo UEFA-CONMEBOL, in accordo con la FIFA, decise di abolire il trofeo.