Mondiali in Qatar: come cambia l’allenamento per i calciatori

Adesso c’è il grande dilemma degli allenatori di tutto il mondo. O, almeno, di tutti gli allenatori che fanno il loro mestiere in paesi che si sono fermati per la pausa mondiale. Purtroppo per loro, non c’è nessun precedente e, quindi, ognuno cerca di trovare la soluzione migliore.

Magari c’è chi sbaglierà tutta la preparazione, chi invece pesca il coniglio dal cilindro, chi ha bisogno di tempo per carburare. Insomma, far rimanere i giocatori in forma – quelli che non sono stati convocati dalle Nazionali – è davvero molto complicato.

Ecco, però, alcune idee che sembra stiano attuando i mister.

Mai perdere il ritmo partita

Almeno fino a giugno non si deve perdere di vista il ritmo partita. Attenzione, non si sta dicendo di far volare i giocatori in tournee ben pagate che, però, tra fuso orario, rischio infortuni e assenza di riposo rischiano di essere un boomerang.

Ma si parla di giocare qualche partita non ufficiale per non perdere di vista cosa vuol dire stare in campo. Un conto è, infatti, allenarsi e un altro è scendere in campo. Anche, per assurdo, nella gara tra scapoli contro ammogliata.

Ed è per questo motivo che diverse squadre della serie hanno organizzato delle partite contro squadre nettamente più deboli, in modo da non perdere di vista la tensione che dà una semplice gara di calcio.

Perché squadre più deboli? Per non ‘incattivire’ la partita ed evitare eventuali infortuni o falli che potrebbero fare male. E, comunque, anche per assaporare il gusto di una vittoria, anche se in amichevole, anche se contro avversari non all’altezza. Perché vincere fa strappare sempre un sorriso.

Allenamenti specifici per non perdere la tonicità muscolare

C’è chi, inoltre, oltre a queste partite affianca un allenamento specifico e un’alimentazione ad hoc proprio per questo periodo dell’anno. Andiamo con ordine. Il problema di non allenarsi al 100% e di ‘stoppare’ d’improvviso il campionato è quello di far perdere la tonicità muscolare ai calciatori.

Detto in altre parole, quei movimenti che fino a inizio novembre potevano essere fatti in scioltezza, rischiano di divenire nuovamente meccanici. Per questo motivo, molti allenatori stanno propendendo per dare priorità a un allenamento muscolare, utilizzando tutti gli attrezzi che usano chi fa fitness: bilanciere da palestra, leg extension e così via. Attrezzi che servono per allenare tutte le parti del corpo e, quindi, per mantenere vivo il tono muscolare.

Certo, non sarà come a ottobre ma meglio piuttosto che niente. Il mantenimento del tono muscolare, inoltre, viene incentivato anche per prevenire eventuali infortuni o strappi muscolari. Non bisogna dimenticare che si torna a giocare a gennaio, all’apice del freddo.

Già nei campionati scorsi, dove non c’era stato lo stop, la ripresa post-natalizia mieteva qualche infortunio di troppo o, comunque, portava in ritardo di condizione diversi calciatori. Figurarsi con una pausa di un mese di quasi due mesi cosa potrà succedere.

E, detto senza tanti fronzoli, un conto è che si faccia male una riserva e un altro è che si faccia male un big della squadra. Sarebbe un vero peccato per tutti gli amanti del calcio, indipendentemente dalla squadra che si tifa.

Relax mentale

Infine, c’è chi invece prende tutto molto alla leggera e dà ai giocatori un periodo di relax mentale, meritato o no che sia. Nel senso che, pur mantenendo comunque uno stile di vita da sportivo, si consiglia ai calciatori di staccare un po’ la spina. Il vantaggio di questa soluzione è che si consente al corpo e alla mente di ricaricarsi e tornare al 100%.

Arrivare più freschi alla ripartenza, giusto per essere chiaro. Questa idea, però, ha il rovescio della medaglia che un periodo di stop può provocare anche una certa rilassatezza.

Comunque la si voglia leggere, però, al momento non si può certamente dire quale sia la soluzione migliore in tal senso. Lo si scoprirà solo a gennaio quando Napoli, Milan, Inter e Juventus riprenderanno a battagliare per vincere questo Scudetto.

Gli uomini di Spalletti possono permettersi di sbagliare anche due partite e questo è un vantaggio notevole. Ma, così come vincere aiuta a vincere anche perdere aiuta a perdere! Quindi, l’obiettivo è di tornare in campo subito concentrati e a un ottimo livello di forma.