Serie A: Dopo 4 giornate, ecco le prime indicazioni

I bookmakers più esperti come MyStake avevano già capito qualcosa. Del resto, basta leggere le quote che erano state date a inizio anno per capire come l’andazzo, probabilmente, era già scritto. No, non bisogna pensare a male. Nel senso che il divario tra le squadre era così netto che il campionato sta seguendo una linea che già era stata prevista. A partire dall’Inter prima in classifica al Napoli che sta pagando lo scotto di aver perso Kim e Spalletti. Ma andiamo con ordine.

Il Napoli già fuori dalla lotta Scudetto?

Non sono solo i 5 punti a far rispondere in maniera affermativa – salvo miracoli – a questa domanda. Il Napoli ha sottovalutato l’addio di Spalletti e di Kim. Certo, è arrivato comunque un allenatore dal profilo internazionale che, comunque, anche alla Roma, ha ottenuto dei risultati davvero niente male. Ma una squadra scudettata doveva pretendere di più, senza nulla togliere a Garcia, ottimo professionista e ottimo tecnico.

Un tecnico che, però, non riesce ad andare al di là di quanto gli viene chiesto. Se, poi, piuttosto che proseguire sulla linea spallettiana, cerca di metterci ‘troppo’ del suo, ecco che i danni arrivano in maniera automatica.

Per quanto riguarda Kim, probabilmente Aurelio De Laurentiis ci aveva preso gusto con le scommesse. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco e, questa volta, al momento sembra aver toppato alla grande con Natan. Certo, c’è da dire che anche Koulibaly i primi tempi sotto al Vesuvio soffriva il calcio italiano. Però il Napoli aveva bisogno di un calciatore già pronto, e non certo uno da svezzare. Perché il centrale di difesa è un ruolo delicatissimo e una squadra che lotta per lo Scudetto non può pensare di risparmiare prendendo un giovane lavoratore.

La corazzata Inter

 Coloro che pensavano che l’Inter si fosse indebolita, probabilmente non conoscevano l’ottimo Thuram, figlio d’arte essendo il suo papà un certo Lilian Thuram, campione del mondo con la Francia nel 1998. In ogni caso, si pensasse che Inzaghi potesse pagare lo scotto anche dell’addio di Brozovic e invece la cessione del croato è stata una manna dal cielo.

Non perché se ne volesse sbarazzare tout court ma semplicemente perché ha lasciato a un giocatore che, nonostante l’età, se ben ponderato, può dire ancora la sua: stiamo parlando dell’armeno Henrix Mxit’aryan. Basti vedere la doppietta nel derby per capire come l’anno scorso abbia pagato lo scotto di trovarsi davanti tre giocatori molto forti.

Ecco, l’Inter quest’anno può riprendersi quello Scudetto che manca dal 2020-2021 quando a portarlo nella Milano nerazzurra fu Antonio Conte.

Il Milan? Manca quel ‘quid’ in più

Il primo vero esame il Milan non l’ha passato. Meglio essere subito chiari, senza tanti giri di parole. Anzi, le prime tre partite – in cui i rossoneri hanno fatto bottino pieno – avevano fatto credere a tifosi e addetti ai lavori che potesse competere con i nerazzurri.

In realtà, però, al momento la differenza è ancora abissale. Lo dimostra il 5 a 1 che la squadra di Pioli ha subito contro i cugini nerazzurri. Non si è trattato di una debacle improvvisa, frutto semplicemente di una giornata storta. Thuram e compagni hanno dimostrato di essere nettamente superiori a livello tecnico e fisico.

I tifosi del Milan se la stanno prendendo molto con Pioli ma, al netto delle dichiarazioni evitabili e di qualche errore di gestione, davvero l’ex mister del Bologna poteva fare poco o nulla.

E se ci fosse l’inserimento della Juventus?

I più accorti lo avevano immaginato ma lo si diceva a bassa voce perché sembrava una cosa così incredibile che c’era il rischio quasi di essere presi in giro. La Juventus – totalizzando 10 punti in quattro partite – si è portata al secondo e ha dato una dimostrazione di forza non indifferente.

Allegri sembra aver capito gli errori della scorsa stagione e, anzi, sta cambiando, in alcuni frangenti, il suo credo calcistico. A tal punto che tanti pensano come la Juventus non sembri affatto una squadra di Allegri. E con un Vlahovic e Chiesa così è lecito sognare.

Fermo restando che, comunque, la rosa dell’Inter resta superiore. Ma i bianconeri non giocano le coppe e, si sa, la Champions League ‘brucia’ tante energie.

Sarà la Juventus la vera Anti-Inter?