Tra creatività e successo: un’intervista con Mauro Costarella, guida del pattinaggio artistico italiano
Intervistatore:. Grazie per essere qui con noi oggi Mauro. Possiamo cominciare con una breve presentazione del tuo ruolo come allenatore di pattinaggio?
Mauro Costarella: Certamente. Sono un allenatore di pattinaggio artistico su rotelle e ho avuto l’onore di lavorare con il team nazionale italiano di pattinaggio su rotelle. Il mio ruolo consiste nel guidare e allenare gli atleti, sia a livello nazionale che internazionale, preparandoli per le competizioni più prestigiose nel mondo del pattinaggio artistico.
Intervistatore: È davvero un ruolo di grande responsabilità. Quali sono gli elementi che, secondo te, contraddistinguono il tuo modo di insegnare il pattinaggio?
Mauro Costarella: Credo che il mio approccio unico derivi dalla mia passione per l’arte e la creatività. Cerco sempre di trasmettere agli atleti non solo le tecniche di base, ma anche l’importanza dell’espressione artistica e della narrazione attraverso il movimento sulle rotelle. Ogni routine dovrebbe essere una storia da raccontare, e io cerco di guidare gli atleti nell’esplorazione di questo aspetto.
Intervistatore: È affascinante sentire parlare della sua enfasi sull’aspetto artistico del pattinaggio. In Italia la ricordiamo per i successi dei giovani di Blue Roller tra cui Trento, Penasso e Mezzatesta che hai portato a tronfi Italiani ed Europei. Quali sono le strategie specifiche che utilizzi per sviluppare la creatività dei tuoi atleti?
Mauro Costarella: Cerco di incoraggiare la sperimentazione e l’innovazione durante le sessioni di allenamento. Spesso propongo esercizi di improvvisazione, dove gli atleti possono esplorare movimenti e gesti liberi, senza vincoli tecnici. Inoltre, li esorto a trovare ispirazione da diverse forme d’arte, come la musica, la danza e il teatro, per arricchire le loro performance.
Intervistatore: È evidente che il tuo approccio originale ha portato a risultati straordinari, con i tuoi atleti che continuano a ottenere successi sia a livello nazionale che internazionale, anche negli USA prima con Jillian Danda e poi Colin Motley. Cosa pensi sia il segreto ed il comune denominatore dietro questi tuoi successi?
Mauro Costarella: Credo che il successo derivi da una combinazione di talento individuale, duro lavoro e una guida adeguata. Cerco sempre di creare un ambiente di sostegno, stabilità e fiducia nei miei atleti dove gli stessi possano crescere come persona e migliorare costantemente come sportivi. Inoltre, mi impegno a rimanere sempre aggiornato sulle ultime tecniche e tendenze nel mondo del pattinaggio, per poter offrire ai miei atleti il meglio, anche in contesti culturali differenti. Si tratta di creare sinergie ed un ambiente positivo per i giovani ed il loro equilibro psico-sportivo. Il ruolo guida di noi allenatori è fondamentale a maggior ragione per atleti di quell’età a volte turbolenta.
Intervistatore: Grazie, Mauro Costarella, per aver condiviso con noi la tua esperienza e la tua visione unica del pattinaggio artistico e di portare sani valori dello sport tra i giovani. Siamo certi che continuerai a ispirare e guidare gli atleti verso nuovi successi nel futuro. Parliamo ora del tuo coinvolgimento con le associazioni nazionali e internazionali nel mondo del pattinaggio. Puoi raccontarci il tuo ruolo all’interno di organizzazioni come FISR, USARS e World Skate?
Mauro Costarella: Certamente. Sono orgoglioso di essere coinvolto attivamente nelle associazioni che regolamentano il pattinaggio artistico su rotelle a livello nazionale e internazionale. Come allenatore, ho collaborato e collaboro con la Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR) per contribuire allo sviluppo e alla promozione del pattinaggio in Italia. Inoltre, sono allenatore certificato da World Skate. Partecipo a incontri e stage per condividere le mie esperienze e contribuire alla crescita del pattinaggio a livello internazionale.
Intervistatore: Il tuo è un ruolo di grande importanza, senza dubbio e responsabilità. Passiamo ora a un argomento più specifico. Nel 2023 ha ottenuto il prestigioso titolo di Campione del Mondo come allenatore di Collin Motley. Che significato ha avuto questo successo per te e per il tuo team (attualmente Atlantis Academy)?
Mauro Costarella: Quel titolo di Campione del Mondo è stato veramente un momento emozionante e gratificante per me e per tutto il team. Rappresenta il culmine di anni di duro lavoro, dedizione e sacrificio da parte di noi tutti. Vedere Collin Motley salire sul podio più alto è stato un momento indimenticabile. Questo successo ci ha motivato a continuare a spingerci al massimo e a cercare sempre nuove sfide e obiettivi ambiziosi.
Intervistatore: È davvero una testimonianza del tuo impegno e della tua competenza come allenatore. Vorrei chiedere la tua opinione sull’evoluzione del pattinaggio artistico negli Stati Uniti, dove lavori e sulle tendenze giovanili. Cosa pensi del panorama attuale e delle prospettive future per il pattinaggio in America?
Mauro Costarella: Negli ultimi anni, ho osservato un crescente interesse per il pattinaggio artistico negli Stati Uniti, soprattutto tra i giovani qui in Florida. Le nuove generazioni stanno portando una fresca energia e creatività alla disciplina, con un’attenzione particolare alla fusione di stili e influenze culturali. Penso che il futuro del pattinaggio in America sia molto promettente, e sono fiducioso che vedremo sempre più giovani talenti emergere e raggiungere il successo a livello nazionale e internazionale. Come comunità globale del pattinaggio, è importante continuare a sostenere e incoraggiare questi giovani talenti per garantire loro un futuro vibrante e innovativo per lo sport. Credo che alla fine ne potrà conseguentement giovare l’intera società americana.
Intervistatore: Sono sicuro che il tuo lavoro, Mauro, sarà estremamente utile per il futuro dei talenti nel pattinaggio, sia in America che in Italia.Guardando al passato, sappiamo che sei stato una elemento fondamentali per diversi stage formativi come quello a Novara che fu organizzato nel 2013. Posso chiederti se stai considerando l’idea di organizzare altri eventi simili iniziative anche negli Stati Uniti?
Mauro Costarella: Assolutamente, è un’idea che mi entusiasma molto. Gli stage formativi offrono un’opportunità unica per i giovani atleti di sviluppare le proprie abilità e ricevere una guida professionale da parte di esperti del settore. Considerando l’entusiasmo e l’energia positiva che ho visto durante gli stage passati, non vedo l’ora di portare questa esperienza anche negli Stati Uniti. Sono convinto che ci sia un grande potenziale di talento là fuori, e mi piacerebbe offrire loro le stesse opportunità che abbiamo avuto qui in Italia. Stiamo progettando alcuni eventi e stage formativi in Florida che, sono convinto, avranno un impatto positivo sui giovani sullo sport e sul pubblico negli USA.